A Voi Carissimi, chiedo un poco del vostro tempo prezioso per leggere questo breve
scritto, con la speranza di non invadere la vostra serenità familiare.
“Donare
gli organi” è un argomento del quale non si parla facilmente, forse perché si
associa indissolubilmente ad un “qualcosa” di triste che la nostra società
fugge, o forse perché tutti ne abbiamo paura e di conseguenza tentiamo di
sfuggirle. Ma sappiamo bene, che la vita non è nostra, ci è stata “Donata”.
Ma la “fine della nostra esistenza” c’è, esiste ed è
inevitabile e se non abbiamo una qualche Fede religiosa, per cui la si crede “l’inizio di una fine”, è la fine di tutto, il nulla.
Ecco, però, che a volte entra in gioco la “donazione degli organi”,
l’unico modo che l’uomo ha per trovare, lì dove ci sono le condizioni, una RAGIONE DI VITA
in
quella che è la morte del corpo.
E’ questo, infatti, che si fa donando gli organi: si dona la possibilità di vivere a
persone ammalate, che forse hanno i giorni contati, che aspettano, che sperano!
Così facendo si compie un SUBLIME GESTO
D’AMORE, che racchiude in sé tutta
l’umanità di cui l’essere umano è capace.
Certo, pensare alla perdita dei propri cari o di se stessi con serenità non è facile e quando
accade, molto spesso si dice: “poi
ci penserò”, dimenticando che quel “poi” per un dolore che potrebbe
annientarci, ci renderà difficile pensare agli altri, per fare in modo di sovvertire
quel dolore misto a rabbia in “AMORE” e di conseguenza acconsentire in tempo
alla donazione.
Così, per
rendere l’argomento un po’ più illuminato alle nostre coscienze e per
avvicinarlo maggiormente ai ragazzi, che tante volte si dimostrano più
sensibili e solidali di noi adulti, voglio darVi come omaggio l’allegato
opuscolo “Vichi e il Pellicano” e “La Storia di un corallo”
che ci potranno aiutare a capire come dietro ad ogni morte c’è un essere
vivente meraviglioso ed unico, speciale
ed irripetibile.
Ciò che spero, è che attraverso la loro lettura si possa maggiormente comprendere che “Donare gli Organi”
non significa “cancellare la morte o il proprio dolore” ma semplicemente “continuare a credere nell’amore e nella vita”.
Un affettuoso abbraccio di cuore a voi tutti.
Sebastiano Senese
(Per qualsiasi informazione o
per compilare,
eventualmente, la dichiarazione di volontà,
potrete tranquillamente contattarmi.)
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